Secondo alcune opinioni, la cena riscaldata non ha lo stesso contenuto di vitamine della prima cottura.
Gli avanzi sono un risparmio per molti e in Italia la tradizione di riscaldare gli avanzi è ancora molto diffusa.
Effettuare pasti con l’intento di conservare gli avanzi è uno strumento chiave per la gestione del tempo per i genitori che si destreggiano tra orari frenetici e tempi accorciati.
La domanda quindi è la seguente:
È più salutare riscaldare il cibo nel forno, nel forno a microonde o sul fornello?
In breve la risposta è che quando si riscaldano gli avanzi, il forno a microonde è lo strumento migliore che possiate adottare allo scopo.
Mentre il contenuto di minerali del cibo non è influenzato dalla cottura a microonde, il contenuto di vitamine subisce un piccolo colpo quando il cibo viene riscaldato, ma appunto parliamo di “piccolo colpo” per dire che il calo vitaminico è di fatto minimale.
La vitamina C e le vitamine del gruppo B vengono però particolarmente colpite dalla seconda cottura. Tuttavia, il forno a microonde non è così cattivo come viene spesso concepito.
Per capire la ragione di ciò, dobbiamo vedere come funziona.
Fondamentalmente, la microonda ovvero la stessa energia che permette di scaldare i cibi prodotta da un forno a microonde azzera le molecole d’acqua nel cibo.
Alcuni nutrienti – in particolare la vitamina C – si rompono durante qualsiasi processo di riscaldamento, quindi il riscaldamento tramite un forno a microonde (un tipo di riscaldamento che risulta veloce) è in realtà l’ideale per perdere meno vitamine.
I forni e i tostapane possono causare una maggiore percentuale di perdita di nutrienti rispetto a un microonde a causa della lunghezza del tempo di cottura.
La vitamina C è più sensibile al calore di molte altre vitamine e antiossidanti solubili in acqua, quindi corri il rischio di perdere qualche C quando riscaldi i tuoi avanzi , ma come visto molto meno rispetto ad altri metodi di riscaldamento dei cibi.
Tuttavia, la cottura al microonde svolge un ottimo lavoro nel preservare le sostanze nutritive che altrimenti si riverserebbero nell’acqua di cottura o si rompono quando il cibo viene scotto.
In conclusione quindi la perdita di vitamina c’è, ma può essere contenuta a seconda del metodo di cottura che si va a scegliere e nel caso specifico, il mezzo migliore per preservare quanta più vitamina C possibile, è il microonde che, grazie alla velocità di cottura, permette di fare ciò.